Il Tempo: inarrestabile, fuggente e.. galantuomo.

Quanto conta veramente il tempo?

Tutto e nulla.

Ognuno ha il suo modo di “sentire” e “vivere” il proprio tempo, anche se il tempo accomuna tutti per qualcosa.

Avrete sentito dire frasi come:

“Per sempre”, cosa molto discutibile.

“Il tempo è denaro”, altrettanto discutibile.

“Chi ha tempo non aspetti tempo”, vera.

“Carpe diem”, cavolo quanto insegnano gli antenati.

Sicuramente il tempo rappresenta uno di quegli argomenti da sempre affascinanti,

in tutti gli ambiti,

da quello scientifico a quelli letterari, poetici, sentimentali:

esso, per come è concepito dall’uomo,

è inafferrabile quanto inesorabile è il suo scorrere.

Tanti grandi uomini del nostro Mondo hanno parlato del tempo, del suo essere fuggente e del modo in cui si può “cogliere” l’attimo.

Ci sono degli attimi che valgono una vita, o perlomeno una buona parte di essa.

Ma è anche vero che riflettere sul tempo trascorso il più delle volte può portarci a pensare non solo ai singoli attimi,

ma a periodi passati,

situazioni presenti e..

sogni e speranze future.

Ed è proprio quando ci si ferma un istante a ricordare il passato,

che si capisce il reale valore del tempo trascorso.

In questo intricato e affascinante argomento umano,

una frase che mi ha catturato, è stata:

“Il tempo è galantuomo”.

Inizialmente non avevo capito appieno il significato nascosto di questa espressione.

Ma forse proprio per questo avevo ancor più voglia di ricercarne il vero significato, o perlomeno di trovarne un riscontro nella vita reale,

a patto ovviamente che questa cosa fosse vera:

capii che

bisogna il più delle volte essere un pò pazienti,

ma che ne vale sicuramente la pena.

Una delle caratteristiche più stupefacenti del Tempo,

è infatti quella di trovare delle risposte.

Questo non significa ovviamente che il Tempo darà Ogni risposta,

anche perchè non serve una risposta ad ogni cosa.

Piuttosto però riesce e farci capire il perchè di alcune cose importanti,

in cui ci siamo immedesimati come non mai,

e nello stesso tempo,

fa uscire allo scoperto la verità delle cose,

dando inoltre la possibilità (per fortuna!) di togliersi parecchie soddisfazioni,

e di prendersi altrettante “rivincite”.

E la cosa che più sorprendente è che il Tempo sa essere galante talvolta quando meno te lo aspetti,

con il risultato di avere una soddisfazione ancor più grande.

Il tempo non va Mai usato per attendere troppo qualcosa,

sarebbe veramente uno spreco.

(Per i più curiosi, invito a leggere Waiting for Godot di Samuel Beckett).

Ma piuttosto va usato per rincorrere i nostri obiettivi,

per trasformare un’attesa in una rincorsa,

una speranza illusoria in una concreta.

Non mi resta che ripetere infine,

con ancor più vigore che

il Tempo è Galantuomo!

In tutti i possibili significati che possiate estrapolare!

E questo vi sembra poco?

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