Cambiare è l’unica cosa che conta

Il cambiamento è inevitabile.

Lo è sempre stato e sempre lo sarà.

Non importa quanto decidiamo di opporci o di assecondarlo:

farà comunque il suo corso.

Mi sono sempre chiesto: quanto è essenziale approcciarsi nel modo giusto ai cambiamenti?

Dalla più banale stronzata alla scelta più difficile,

sono pienamente convinto faccia tutta la differenza del mondo.

Puoi decidere se lasciarti trascinare dalla corrente o guidare la tua imbarcazione.

E’ inevitabile non seguire quella dannata rotta esattamente per come avevi previsto:

a volte tornerai indietro, a volte virerai, a volte andrai in mezzo alla tempesta verso l’ignoto.

Ma non lasciare mai quel cazzo di timone per nessun motivo.

Perché perdere il controllo nell’attimo sbagliato può significare smarrire la propria rotta e tutto ciò che ne consegue.

Farò un’altra considerazione.

E se mentre navigassi per quella che credo sia la giusta rotta, mi accorgessi di volerla cambiare?

Ed è qui che bisogna fare (nuovamente) tutta la differenza del mondo.

Perché occorre essere pronti anche alla tempesta.

Cambiare è fondamentale, sta tutto nell’evolversi verso qualcosa di migliore.

in fin dei conti, non essere mai sazi (come me con le rame in questo periodo dell’anno).

Questo pensiero accompagna ogni giorno tutti i giorni della mia vita e ringrazio il cielo sia così.

E’ ciò che mi alimenta le giornate, il desiderio di fare sempre un passo in più,

il brivido di sbagliare ma di rischiare per quel qualcosa di più.

Sbaglio e sbaglierò milioni di volte, cambierò rotta e troverò quella giusta. Senza dubbio.

Preferirò sbagliare milioni volte di più piuttosto che rimanere immobile mentre il mare decide la rotta per me.

Preferirò il rischio di prendere un colpo al non prenderlo,

di fare una cosa che vorrei fare ma non ho il coraggio di fare al non provarci nemmeno,

e sentirmi diverso ma allo stesso tempo quello di sempre.

(Riflessioni notturne in un autunno di Torino)

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