Nuove visuali

I miei sensi si risvegliarono come ogni mattina.

Mi sentivo quasi riposato.

Per un attimo non mi resi conto di dove fossi.

Gli spazi attorno a me erano diversi.

Quella mattina c’era qualcosa, nella luce che filtrava dalle tende viola, troppo diversa da come ero abituato nel mio mondo.

Restai per qualche minuto fermo, in silenzio, provando a realizzare quella che a questo punto era la realtà.

Mi trovavo davvero dall’altra parte del Mondo, letteralmente in un altro mondo.

D’altronde era accaduto tutto così in fretta, così all’improvviso che ancora dovevo pienamente assimilare la portata della notizia e delle conseguenze che ne sarebbero derivate per la mia vita.

Pensai subito che non me la sarei passata male, stiracchiandomi nel materasso matrimoniale davvero comodo con cuscini altrettanto comodi.

Eppure sembrava tutto vero.

Non avevo tanta fame, i pensieri coprivano tutto il resto, ma ero sicuro che ciò fosse dovuto anche al fuso orario.

“Ma che ore sono?”

06:06 segnava la sveglia.

Un tantino presto magari, pensai.

Avevo tutto il tempo per godermi quel momento con la calma giusta, o semplicemente per capirci qualcosa di più.

Decisi che era giunto il momento di alzarsi e rimasi soddisfatto quando poggiando un piede per terra non ebbi brividi di freddo.

Sapevo già come volevo vivere quel preciso momento.

Scostai le tende viola e vidi uno spettacolo mozzafiato, persino meglio di quello che vidi la sera appena trascorsa.

Quel piccolo rialzo accanto alle finestre orizzontali mi sembrò fatto apposta per quel giorno, per quella mattina, quando tutto cambiò, mentre la mia visuale si allargava a dismisura verso quella montagna di grattacieli ancora tutti da scoprire.

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